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giullari e menestrelli www.italiauomoambiente.it

La Scuola di Giullari e Menestrelli

La Compagnia del Cocomero, nata a Firenze nel giugno 2003, si esibisce a Borgo San Lorenzo (FI) con la regia di Beltrando Mugnai, coadiiuvato da Paola Capitani e Vasco Teodori.
Un articolo di Paola Capitani
La Compagnia del Cocomero è formata da volontari occasionali impegnati in attività teatrali. La Compagnia è anche Scuola di Giullari e Menestrelli, i quali si muovono con occasionali compagni di viaggio, unendo esperienze e dialetti, abitudini e modi di dire. Un mosaico di esperienze e di affinità alimentate dall’entusiasmo e dalla comunicazione con il solo obiettivo di portare serenità e armonia, benessere e amicizia. L’arte ci consente di esprimere le nostre emozioni, di manifestare quanto ci appartiene e che spesso abbiamo timore a esprimere.La Scuola di Giullari e Menestrelli ha questa caratteristica e questi obiettivi: portare allegria e amenità a chi ne ha bisogno e soprattutto giocare scherzando e scherzare giocando.
giullari-menestrelli3bigIl trucco c’è: riprendersi spazi e interazioni, cercando di salvarsi da aridità ed egoismo, dalla superficialità e dall’apparenza. Grazie a un simpatico gioco di ruolo si passano momenti magici, intrigando con la fantasia e creando complicità innocue ma profonde, scambi di umori e di tensioni, recuperando un benessere interiore, senza controindicazioni e senza costi. Non ci sono guadagni ma un sicuro corroborante passatempo e un’ottima terapia, soprattutto per chi lo pratica, con l’obiettivo di vivere meglio il quotidiano, giocando con l’ironia e il buonumore, creando sinergie e comunicazione, con la collaborazione e l’impegno di tutti per creare una rete che non è Internet, ma si muove nascosta muovendo i fili dell’anima e dell’affetto.

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poesie di Trilussa

una scelta di Paola Capitani Poesie di Carlo Alberto Salustri detto  “TRILUSSA” LA   SPECULAZZIONE   DE   LE   PAROLE   Una Gallina disse a un Gatto nero: - So’ tre giorni che cerco mi marito.... Chissà com’è finito! Pe’ di’ la verità ce sto in pensiero...- Er Gatto corse subbito in cucina, e, ner sentì ch’er pollo era già stato bello che cucinato, ritornò addietro e disse a la Gallina: - Vostro marito passerà a la Storia: perché fece una morte proprio bella, arabbiato in padella, framezzo ar pomidoro della gloria! J’hanno tirato er collo, questo è vero, ma lui rimane sempre tale e quale un martire der Libbero Pensiero che se sacrificò per l’Ideale... Anzi, lo stesso coco che l’ha tenuto ar foco, m’ha ridetto che, fra l’antre onoranze, tra un par d’ore sarà commemorato in un banchetto con un discorso de l’Ambasciatore... Io stesso, come Gatto, penserò a sistemaje l’ossa...- La vedova, commossa, ringraziò...                      

Le piccole cose di Stefano Benni - Giullari e Menestrelli

Stefano Benni – da Ballate (1991)         Le piccole cose che amo di te       quel tuo sorriso     un po' lontano       il gesto lento della mano       con cui mi carezzi i capelli       e dici: vorrei   averli anch'io così belli       e io dico: caro  sei un po'matto       e a letto    svegliarsi       col tuo respiro vicino       e sul comodino   il giornale della sera       la tua caffettiera    che canta, in cucina       l'odore di pipa    che fumi la mattina       il tuo profumo     un po' blasé       il tuo buffo gilet       le piccole cose   che amo di te       Quel tuo sorriso   strano       il gesto continuo della mano       con cui mi tocch i i capelli       e ripeti : vorrei       averli anch'io così belli       e io dico: caro  me l'hai già detto       e a letto    stare sveglia       sentendo il tuo res piro    un po' affannat o       e sul como dino      il bicarbonat o       la tua caf