Passa ai contenuti principali

10 regole per vivere col partner da Gilda Bistrot

Tè con brio di Paola Capitani:

Uomo/donna - 11 aprile 2005 Gilda Bistrot (Firenze)


La maggior parte della gente non vive la vita pur esistendo
Igmar Bergman


Un altro appuntamento da Gilda Bistrot, nella serie di Tè con brio, e questa volta un tema  scottante: il rapporto tra partner, tra uomo e donna, tra marito e moglie, tra coppie comunque conviventi. Una riflessione per raggiungere l’equilibrio alla base di una vivere sereno nel quotidiano: dilemma esistenziale di non facile soluzione, a giudicare dai problemi sbattuti in prima pagina o sugli schermi televisivi, con tanto di foto e di improperi.  era nell'anno 2005
Qui, nel caldo e accogliente locale di Gilda, dove il legno dell’arredo assorbe le tensioni e rimanda benefici influssi, tra tazze di tè e biscottini a forma di cuore, l’animo si acquieta in cerca di una temporanea pace, mentre lo sguardo va oltre i vetri verso la piazza, cara a Vasco Pratolini e che ha animato i suoi romanzi, teatro naturale per i suoi personaggi reali.
Da Gilda si incontrano – la mattina e a pranzo – gli stessi protagonisti del Quartiere e di Metello, solo un po’ più invecchiati e con abiti diversi, ma nello spirito e nell’animo sono gli stessi, con quella pungente ironia fiorentina e quel pizzico di scanzonato divertimento.
In questo ambiente ogni lunedì del mese si incontrano amici e colleghi, amanti dell’arte e della lettura, ma soprattutto della chiacchiera amena e costruttiva per uno scambio di idee e di sensazioni.
Paola, con Barbara e Ruth, gestiscono questi spazi offrendo spunti e argomenti (dal teatro alle ricette di cucina, dai burattini a Maria dei Medici, dalla poesia alla musica) e oggi il tema clou degli incontri: la coppia. Come fare per mantenerla sana nel tempo, ricca di spunti e di idee, giovane nel tempo e forte nelle radici, salutare negli scambi e socievole nei confronti?
Dopo una breve introduzione di Paola Capitani (autrice del testo in fase di pubblicazione 10 regole per vivere sereni col partner, Felice Scipioni Editore), Ruth Carenas Vettori ha sintetizzato il concetto fondamentale dell’autrice, un invito a sconfiggere la noia del quotidiano e a mantenere vivo il desiderio, linfa fondamentale dei rapporti di coppia, senza il quale si precipita lentamente nella grigia abitudine, ricca di scontentezze e rimpianti.
Il suo accento chiaramente spagnolo condiva efficacemente le parole amore, tesoro, desiderio, passione, entusiasmo, solarità, sentimento che, pronunciate da lei, sembrano appartenere solo ed esclusivamente ad un dizionario della sua colorita lingua, e, appena tradotti nella nostra, perdono di potenza e di carisma come purtroppo vediamo nella vita di tutti i giorni.
I colori di Ruth, capelli neri e occhi verdi, venivano risaltati, nella sua entusiasta esposizione e accalorata presentazione, dal viola della sciarpa, che sottolineava il biancore del suo smagliante sorriso, che reclama rispondenza immediata e predispone ad altrettanta serenità.
Barbara Santoro, ha leggermente spostato l’ago del contendere, che Ruth aveva spostato su un salomonico verdetto “ognuno abiti una propria casa e abbia una propria autonomia” – citando coppie famose che avevano trovato la soluzione vincente per la serenità coniugale – citando la sua felice e datata convivenza matrimoniale di vari decenni, ma ribadendo tuttavia l’importanza di una totale indipendenza femminile, sia dal punto di vista economico ma soprattutto psicologico e mentale. In due si, ma con un profondo rispetto reciproco, soprattutto nelle diversità e nelle caratteristiche individuali che spesso sono il primo degli scogli da sormontare.
Franca Pampaloni, che con Paola CapitaniPaolo PaciMariano BertoneClaudio Todeschini aveva animato un primo incontro in pubblico sul tema in questione, in occasione di un ciclo di incontri presso la residenza valdese di Casa Cares a Reggello, nel mese di aprile 2004, ha suggerito di partire dalla fine del manuale. Là dove sono elencate alcune regole fondamentali per chiunque, uomo o donna, ma comunque individuo, che deve vivere nel sociale. Sorridere, Pensare positivamente, Comunicare, Essere duttili, Incontrare persone, Essere propositivi, Dare entusiasmo, Essere creativi, Ammettere gli errori, Giocare molto. Sembrano difficili compiti ma sono utili suggerimenti se effettivamente vogliamo cambiare la vita che sembra sempre più difficile e dolorosa e i cambiamenti, come sempre, partono dai piccoli passi per arrivare ai grandi orizzonti.
Paolo Paci, prima voce maschile del coro, pronto a condividere molti dei punti del famigerato libello, ha tuttavia dissentito su alcuni paragrafi che, secondo lui, non tengono conto del punto di vista maschile, che, del resto, non emerge in quanto si tratta di una panoramica sul “sentire femminile”. Qui nasce il problema che è il motivo della redazione del manualetto: la carenza di apporto di suggerimenti maschili, in quanto le donne tendono a comunicare e a confrontarsi, a scambiare pareri e suggerimenti, ad aprire alle amiche dubbi e ansie, mentre, a quanto risulta, gli uomini non sono pronti a tale esercizio mental/sentimentale, ma si può sempre provare, come infatti l’incontro da Gilda testimonia.
Claudio Todeschini, per la sua internazionale esperienza e per il suo stile di vita tra Austria e Italia, ha rinforzato le perplessità di Paolo citando alcuni pezzi, che letti fuori dal contesto, effettivamente sembravano pietre sul dialogo che invece si vuole costruire attraverso il dibattito.
Carlo Corti, sostenitore di un diverso sentire maschile, che, a suo dire, non appare minimamente dal manualetto, suggeriva di trovare una diversa articolazione per arrivare ad una  versione del sentire maschile così bistrattata e sottovalutata, secondo lui.
La parola all’editore Felice Scipioni, che, con la sua produzione, varia e diversificata, raffinata e veloce da leggere, si propone ad un pubblico eterogeneo e soprattutto ha come obiettivo di avvicinare ai libri quella fascia di lettori che ancora non leggono o non hanno la lettura come passatempo prioritario. Ecco la gamma delle sue proposte editoriali, da ieri anche da Gilda, oltre che in vendita presso le librerie fiorentine  Edison Martelli. Felice ha suggerito di aggiungere una postfazione di mano maschile per dare una panoramica completa all’esame fatto fino ad oggi e trasmettere anche quanto emerso dal dibattito, che ha animato punti di vista e sensazioni, suggerimenti e proposte. Tra queste, oltre alla pubblicazione del manualetto a tempi brevi, una conclusione particolare del ciclo del Té con brio, utilizzando la sede dell’editore a Capodimonte presso il lago di Bolsena. In un ambiente idilliaco e bucolico, nella campagna ridente, sulle rive calme lacustri, si potrebbe terminare questa prima serie di incontri.
Il dibattito seguito ha dato voce ai diversi intervenuti che con battute salaci e vivaci interventi hanno contribuito a rendere l’atmosfera calda e stimolante, arguta e divertente, non solo per la mente ma soprattutto per l’anima, che così spesso viene dimenticata.
Dal settembre 2005 gli incontri avranno come tema la lettura a più voci di testi  che saranno letti, commentati, confrontati durante gli incontri. Autori classici e moderni, tratti dalla letteratura nazionale e internazionale (francese, inglese, spagnolo, tedesco), che avranno forse una diversa programmazione, non di pomeriggio, ma per il brunch del sabato mattina… tra una spesa e l’altra… una tazza di té o di cioccolata!!! Si cambia ora, giorno e modalità, per ingannare la monotonia e per brindare alla qualità di vita.

Paola Capitani – paolacapitani@libero.it

Commenti

Post popolari in questo blog

L’amore è come l’ellera Quando nasceste voi nacque un giardino Di mille qualità c'erano i fiori Profumo si sentiva da lontano E specialmente odor di gelsomino.                   L'amore é come l'ellera dove s'attacca muore così così il mio core mi s'è attaccato a te L'amore è come l'ellera                    Dove s'attacca muore Così, così il mio core Mi s'è attaccato a te                   L'amore é come l'ellera dove s'attacca muore .... . Vieni bellezza mia si gioa a carte  Si giocherà ai gioco che so' io: si giocherà a briscola e a primiera e se ti manca un core ti do i' mio.                                          L'amore é come l'ellera dove s'attacca muore                   Se tu sapessi i' bene che ti voglio, faresti un focolino in mezzo al mare, faresti le girandole di foglio, l'acqua dei fiumi faresti fermare.                              L'amore é come

poesie di Trilussa

una scelta di Paola Capitani Poesie di Carlo Alberto Salustri detto  “TRILUSSA” LA   SPECULAZZIONE   DE   LE   PAROLE   Una Gallina disse a un Gatto nero: - So’ tre giorni che cerco mi marito.... Chissà com’è finito! Pe’ di’ la verità ce sto in pensiero...- Er Gatto corse subbito in cucina, e, ner sentì ch’er pollo era già stato bello che cucinato, ritornò addietro e disse a la Gallina: - Vostro marito passerà a la Storia: perché fece una morte proprio bella, arabbiato in padella, framezzo ar pomidoro della gloria! J’hanno tirato er collo, questo è vero, ma lui rimane sempre tale e quale un martire der Libbero Pensiero che se sacrificò per l’Ideale... Anzi, lo stesso coco che l’ha tenuto ar foco, m’ha ridetto che, fra l’antre onoranze, tra un par d’ore sarà commemorato in un banchetto con un discorso de l’Ambasciatore... Io stesso, come Gatto, penserò a sistemaje l’ossa...- La vedova, commossa, ringraziò...                      

Le piccole cose di Stefano Benni - Giullari e Menestrelli

Stefano Benni – da Ballate (1991)         Le piccole cose che amo di te       quel tuo sorriso     un po' lontano       il gesto lento della mano       con cui mi carezzi i capelli       e dici: vorrei   averli anch'io così belli       e io dico: caro  sei un po'matto       e a letto    svegliarsi       col tuo respiro vicino       e sul comodino   il giornale della sera       la tua caffettiera    che canta, in cucina       l'odore di pipa    che fumi la mattina       il tuo profumo     un po' blasé       il tuo buffo gilet       le piccole cose   che amo di te       Quel tuo sorriso   strano       il gesto continuo della mano       con cui mi tocch i i capelli       e ripeti : vorrei       averli anch'io così belli       e io dico: caro  me l'hai già detto       e a letto    stare sveglia       sentendo il tuo res piro    un po' affannat o       e sul como dino      il bicarbonat o       la tua caf