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A Nicola di Ortonovo domenica 15 marzo 2015

Giullari e menestrelli a Nicola di Ortonove                                        marzo 2015
                                          "Bisogna trovare il proprio sogno 
                                        perché la strada diventi facile. 
                                       Ma non esiste un sogno perpetuo. 
                                      Ogni sogno cede il posto a un sogno nuovo,  
                                      non bisogna volerne trattenerne alcuno"
Herman Hesse
                                               
  Una rete di solidarietà e affetto, un intreccio di nodi, di trama e ordito, dove anche il vuoto è pieno di creatività e entusiasmo, tessuto e trine, testi e parole, ma molto di più, intrecci di conoscenza e empatia, solidarietà e simpatia per vivere oggi serenamente e superare le ansie quotidiane.
   Decalogo del Menestrello senza fissa dimora
Ascoltare, coinvolgere gli indecisi, difendersi dai negativisti, forzare i gusci, liberarsi dai lamentosi, resistere agli aggressivi,rispettare le differenze, sgonfiare i palloni, sopravvivere agli inaffidabili, sorridere
  
   La Compagnia del Cocomero è in continuo divenire, formata da volontari occasionali, impegnati in attività teatrali,  è diventata Scuola di Giullari e Menestrelli che si muovono con  occasionali compagni di viaggio, unendo esperienze e dialetti, abitudini e modi di dire.
   Un mosaico di esperienze e di affinità alimentate dall’entusiasmo e dalla comunicazione con il solo obiettivo di portare serenità e armonia, benessere e amicizia.  L’arte ci consente di esprimere le nostre emozioni, di manifestare quanto ci appartiene e che spesso abbiamo timore ad esprimere. La Scuola di Giullari e Menestrelli ha questa caratteristica e questi obiettivi: portare allegria e amenità a chi ne ha bisogno e soprattutto giocare scherzando e scherzare giocando.
   Il trucco c’è: riprendersi spazi e interazioni, cercando di salvarsi da aridità e egoismo, dalla superficialità e dall’apparenza. Grazie a un simpatico gioco di ruolo si passano momenti magici, intrigando con la fantasia e creando complicità innocue, ma profonde, scambi di umori e di tensioni, recuperando un benessere interiore, senza controindicazioni e senza costi
      Non ci sono guadagni ma un sicuro corroborante passatempo e un’ottima terapia, soprattutto per  chi lo pratica, con l’obiettivo di vivere meglio il quotidiano, giocando con l’ironia e il buonumore, creando sinergie e comunicazione, con la collaborazione e l’impegno di tutti per creare una rete che non è Internet, ma si muove nascosta muovendo i fili dell’anima e dell’affetto.
      Paola Capitani  3479027975   paola.capitani@gmail.com    http://librobnelbicchiere.blogspot.it                                        

   Da marzo una collaborazione con la Compagnia degli amici di Nicola di Ortonovo (La Spezia) dove domenica 15 marzo si è svolto un ameno intrattenimento con Barbara, Fabio, Paola e Roberto, grazie alla ospitalità del Comune di Ortonovo e della Associazione delle Ragazze del Borgo.
   Dopo la presentazione di Barbara e Fabio, e i ringraziamenti di rito, Paola ha citato il libro
 10 regole per vivere con il partner (Paola Capitani, Edizioni Giovane Holden, Viareggio, 2012),     un manualetto che vi farà sorridere giocando sui luoghi comuni dell’amore visti da lui e da
 lei. Dieci regole fondamentali per vivere o sopravvivere col partner: che siano periodi di crisi o      semplici litigate passeggere, tutti o quasi i rapporti d’amore devono fare i conti primo o poi con i      “dolori” del vivere in coppia. E allora la comunicazione diventa di primaria importanza, insieme      al rispetto reciproco per accettare la diversità dell’altro. Tra citazioni famose, “le donne hanno      uno spiccato senso dell’umorismo per sopportare gli uomini” come diceva Oscar Wilde, e non      come “un pessimista pensa che le donne siano delle poco di buono, un ottimista invece se lo      augura”. Aurelio Costanzo aggiunge la freschezza e l’ironia delle illustrazioni a un manuale tutto pepe.
   Le illustrazioni di Aurelio Costanzo campeggiavano sulla locandina della giornata di Nicola che ha fornito una  simpatica carrellata di scenette e barzellette, per suggerire riflessioni ed emozioni e soprattutto per passare insieme un piovoso pomeriggio domenicale. A rallegrare il tutto le note alla chitarra di Roberto e l’improvvisazione di Marco, uno spettatore che gentilmente si è prestato a leggere battute e barzellette insieme agli “attori”.
   Una simpatica partecipazione che si conclusa con le parole di Giorgio Gaber “Libertà è partecipazione” augurandoci che di portare un sorriso e un pizzico di buonumore.
  Il programma prevede incontri mensili in aprile, maggio e giugno, dei quali, quello di aprile dedicato alla Mandragola di Machiavelli, ovvero, il triangolo.. lui, lei e l’altro, mentre quello di maggio sarà una istruttiva passeggiata tra le erbe del cammino tra Casano e Nicola.
   Infine a giugno la festa medievale ospiterà anche intrattenimenti dei Menestrelli oltre ai tarocchi letti da Bruna Branca che ieri è stata la sorpresa imprevista alla fine dello spettacolo.
  Grazie a chi ha gentilmente fornito la merenda e il te che è stato una piacevole conclusione del pomeriggio al quali i presenti hanno partecipato con simpatica amicizia regalando applausi a “scena aperta”.   Paola Capitani  http://libronelbicchiere.blogspot.it

Preghiera  del clown di Totò
    “Noi ti ringraziamo nostro buon Protettore per averci dato anche oggi la forza di fare il più bello spettacolo del mondo. Tu che proteggi uomini, animali e baracconi, tu che rendi i leoni docili come gli uomini e gli uomini coraggiosi come i leoni, tu che ogni sera presti agli acrobati le ali degli angeli, fa che sulla nostra mensa non vengano mai a mancare pane ed applausi. Noi ti chiediamo protezione, ma se non ne fossimo degni, se qualche disgrazia dovesse accaderci, fa che avvenga dopo lo spettacolo e, in ogni caso, ricordati di salvare prima le bestie e i bambini. Tu che permetti ai nani e ai giganti di essere ugualmente felici, tu che sei la vera, l’unica rete dei nostri pericolosi esercizi, fa che in nessun momento della nostra vita venga a mancarci una tenda, una pista e un riflettore. Guardaci dalle unghie delle nostre donne, che da quelle delle tigri ci guardiamo noi, dacci ancora la forza di far ridere gli uomini, di sopportare serenamente le loro assordanti risate e lascia pure che essi ci credano felici. Più ho voglia di piangere e più gli uomini si divertono, ma non importa, io li perdono, un po’ perché essi non sanno, un po’ per amor Tuo, e un po’ perché hanno pagato il biglietto. Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene, rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola, ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura. C’è tanta gente che si diverte a far piangere l’umanità, noi dobbiamo soffrire per divertirla; manda, se puoi, qualcuno su questo mondo capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri.”
                               
Note biografiche
Viareggina di nascita toscana per familiarità, romagnola per indole, scrittrice e attrice, risiede a Borgo San Lorenzo dove svolge il ruolo di nonna con favole e  amenità. Meticcia scomoda, viaggia per piacere e curiosità e intesse collegamenti e legami con chi ha gli stessi obiettivi e metodi.

Tutti i libri del mondo

non ti danno la felicità,
però in segreto
 ti rinviano a te stesso.
 Lì c'è tutto ciò di cui hai bisogno,
 sole stelle luna.
 Perché la luce che cercavi
 vive dentro di te.
 La saggezza che hai cercato
                                                               a lungo in biblioteca                                                                                                                                 
 ora brilla in ogni foglio,
 perché adesso è tua.

Hermann Hesse  da La felicità, versi e pensieri

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