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giullari senza fissa dimora - Rimini e Firenze e non solo

 Dalla Compagnia del Cocomero (2003) ai Giullari senza fissa dimora                      

       Terribile e awful è la potenza del riso, chi ha il coraggio di ridere  è padrone degli altri                                                                                                                         Giacomo Leopardi
Una rete di solidarietà e affetto.
Un intreccio di nodi, di trama e ordito
 creatività e entusiasmo, il vuoto è pieno.
Tessuto e trine,  testi e parole
 Intrecci di conoscenza e empatia 
per vivere serenamente e superare le difficoltà
                                                   Paola Capitani

        Decalogo della Compagnia
1. Ascoltare 2. Coinvolgere gli indecisi  3. Difendersi dai negativi 4. Rompere i gusci
5. Liberarsi dai lamentosi 6. Resistere agli aggressivi 7. Rispettare le differenze
8. Sgonfiare i palloni 9. Sopravvivere agli inaffidabili 10. 8orridere

Premessa

    La Compagnia Giullari senza fissa dimora, eredita la tradizione di Villa Il Teatro, a Pian dei Giullari a Firenze, dove venivano da tutte le corti per apprendere l’arte del giullare e del menestrello. Da un vecchio documento ritrovato, la tradizione torna ad animare una professione che aveva teatralità e fantasia, ma soprattutto autonomia e eccentricità … Giullari uniamoci e contagiamo chi non ha ancora capito il gioco del vivere ironicamente la tragedia quotidiana.
    L’arte ci consente di esprimere le nostre emozioni, di manifestare quanto ci appartiene e che spesso abbiamo timore ad esprimere.
    La Nuova Compagnia del Cocomero, nata nel 2003 dalla Rete di Solidarietà del Comune di Firenze, aveva questi obiettivi: portare allegria e amenità, giocare scherzando e scherzare giocando. Il gioco è una delle prime espressioni del bambino che manifesta il suo carattere e le sue tendenze, secondo un rituale molto serio e impegnato. Homo ludens di Huizinga
    Il trucco c’è: riprendersi spazi e interazioni, salvarsi da aridità e egoismo, dalla superficialità e dall’apparenza: momenti magici, con la fantasia, creando complicità innocue e profonde, scambi di umori e di tensioni, recuperando un benessere interiore, senza controindicazioni e senza costi. Lo stile della Banca del Tempo, dare agli altri il nostro tempo e le nostre competenze in un libero scambio con gli altri, verso lo scambio casa e il cohousing, le case artisti e le case del cuore. Benvenuti a coloro che vogliono mettersi in gioco, con energie positive, lasciando da parte tensioni e ansie, amarezze e aridità. Ma soprattutto con elasticità e serenità.
    Ogni intrattenimento risente degli attori di turno, diversi per età, provenienza, conoscenze, esperienze grazie all’elemento che unisce il gruppo: benessere e complicità. Si stanno creando collegamenti con altri gruppi e realtà nelle diverse regioni, sostenuti da momenti ludici, viaggi, cene, che aiutano a conoscer meglio i diversi partecipanti, condividendo non solo cene e pranzi, gite in bicicletta e incontri culturali …                       
    Paola Capitani (inguaribile infantile, innamorata dell’amore e della fantasia)
       La tua ansia ti sembra gigantesca come un baobab, ma con l’impegno troverai              dentro di te la forza di ridurla in un bonsai (Amelia Pelatti)

Giullare 1. nel medioevo, girovago la cui professione era quella di esibirsi nelle corti, o nelle piazze durante le fiere, come buffone, saltimbanco, giocoliere, cantastorie, musico, ballerino ecc.

Te con brio – a Firenze da Gilda Bistrot a Firenze, dal 2003, al News Cafè,  a Rimini, al cafè Savoia e al Cafe Cavour, a Padova al Pedrocchi, a Sarzana da Gemmi, a Borgo San Lorenzo al bar di Villa Pecori o all’Osteria del caffellatte: ovunque si trovi uno spazio ameno e delle persone in grado di mettersi in gioco … libera..mente.   
      Dopo gli incontri a Sassoerminia a Novafeltria (www.sassorminia.it), a Rimini (www.bekind.it) a Nicola di Luni (SP), nel 2017 il cioccolato con interventi di Giuseppe Benelli, Paola Capitani, Ruth Cardenas, Antonia Ida Fontana, Annalisa Olivotti, grazie alla organizzazione di Silvia Farina e Giovanna Somaini, residente a Nicola nel suo mitico “ritiro”tra mare e Apuane. Piante e fiori (a maggio), a giugno a Rimini nella Pescheria del Settecento il Festival del cuore, con Riminiricama (www.riminiricama.it), Libreria Mondadori di Rimini, Associazione Piccoli Grandi Cuori (www….) i Giullari senza fissa dimora (http://libronelbicchiere.blogspot.it).
      A luglio ad Aquaflor a Firenze Amenità e cultura, una rete di solidarietà e amicizia con l’Agorà di Luigi Taccone. 15 agosto a Fisterre di Belluno Sogno di una notte di mezza estate da Fabio Sartirana, con Antonello e Patrizia del Parco delle Dolomiti e gli amici bellunesi e non solo.
      Grazie a www.italiauomoambiente.it per pubblicare articoli sulla rivista on line e a Marco Fantechi della Tipografia Calducci per la stampa di locandine e materiale informativo.
       Da giugno  il Teatro in apparatmento con Roberto Venturi e i suoi libri e gli attori (robventuri @gmail.com) che hanno trovato ospitalità e interazioni in casa, a Firenze, di Annalisa e Giorgio a giugno, Anita a luglio, in settembre da Cristina e Silvia, a ottobre da Loretta e Anita, a novembre da Letizia a Borgo a Buggiano (Lucca)  e a Mimmoli da Marianna.
   Da mercoledì 6 settembre a Rimini alla Libreria Mondadori in piazza Tre Martiri dalle 18 alle 19.30 incontri e conversazioni in libertà con vari ospiti di volta in volta diversi             

La lettura è il viaggio di chi non può prendere il treno   (De Croisset)


Letture consigliate
  La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, Firenze, Bemporad Marzocco, 1967
Galimberti, Vizi, Milano, Feltrinelli, 2012
Paola Capitani, 10 regole per vivere col partner, Viareggio, Giovane Holden, 2012
Allende
Herman Hesse, Siddaharta

“Il fine dell’arte inferiore è piacere, il fine dell’arte media è elevare,
 il fine dell’arte superiore è rendere liberi” (Fernando Pessoa)

       


Ode alla cipolla di Pablo Neruda


Cipolla, anfora luminosa,
petalo e petalo
si formò la tua bellezza,
squame di cristallo ti accrebbero
e nel segreto della terra oscura
si arrotondò il tuo ventre di rugiada.
Sotto la terra
fu il miracolo
e quando apparve
il tuo rozzo stelo verde,
e nacquero
le tue foglie come spade nell'orto,
la terra accumulò il suo potere
mostrando la tua nuda trasparenza,
e come in Afrodite il mar remoto
duplicò la magnolia
innalzando i suoi seni,
così ti fece,
cipolla,
chiara come un pianeta,
e destinata
brillare,
costellazione costante,
rotonda rosa d'acqua,
sopra
la tavola
della
gente.
Generosa
disfi
il tuo globo di freschezza
nella consumazione
fervente della pentola,
e la parete di cristallo
al calore acceso dell'oliosi
 trasforma in arricciata penna d'oro.
Anche ricorderò come feconda
la tua influenza l'amor dell'insalata,
e sembra che il cielo contribuisca
dandoti fine forma di grandine
a celebrare la tua chiarità sminuzzata
sugli emisferi di un pomodoro.
Ma alla portata delle mani del popolo,
innaffiata di olio,
spolverata
con un po' di sale,
uccidi la fame
dell'operaio nella dura strada.
Stella dei poveri,
fata madrina
avvolta
in delicata
carta, esci dal suolo,
eterna, intatta, pura
come seme d'astro,
e nel tagliarti
il coltello in cucina
sale l'unica lacrima
senza pena.Ci hai fatto piangere senza affliggerci.
Io ho cantato quanto esiste, cipolla,
ma per me tu sei
più bella di un uccello
dalle penne abbaglianti,
sei per i miei occhi
globo celeste, coppa di platino,
danza immobile
di anemone niveo,
e vive la fragranza della terra
nella tua natura cristalli


 

Ode al vino – Pablo Neruda

Quale poeta se non Neruda poteva scrivere versi tanto adatti a cantare il supremo re della bottiglia




Vino colore del giorno,
vino colore della notte,
vino con piede di porpora
o sangue di topazio,
vino,
figlio stellato
della terra,
vino, liscio
come una spada d’oro,
morbido
come un velluto scompigliato,
vino ravvolto a chiocciola
o sospeso,
vino amoroso,
marino,
non sei mai presente in una sola coppa,
in un canto, in un uomo,
sei corale, gregario,
o, almeno, reciproco.
Talvolta
ti nutri di memorie
mortali,
sulla tua onda
andiamo di tomba in tomba,
scalpellino di gelido sepolcro,
e piangiamo
lacrime fugaci,
eppure
il tuo bel vestito
di primavera
è diverso,
il cuore si arrampica sui rami,
il vento muove il giorno,
nulla rimane
nella tua anima immobile.
Il vino
muove la primavera,
cresce come una pianta di allegria,
cadono muri,
rocce,
si chiudono gli abissi,
nasce il canto.
Oh, brocca di vino, tu nel deserto
con la deliziosa che amo,
ha detto l’antico poeta.
E possa al peso dell’amore
l’orcio di vino aggiungere il suo bacio.


…………



Tazze di cioccolato di Tiziana Curti


Per primo fu il profumo tropicale
e poi la sensazione densa e calda
di morbida indolenza.
Le preparasti come un rituale.
La spirale d’aroma che riscalda
perfino la coscienza.
S’alzò da quelle tazze fumanti,
indugiò sulle labbra la vaniglia,
seducente ipnotica.
E dai nostri socchiusi occhi sognanti
Tremarono di piacere dalle ciglia
Minuscole lacrime.
Quando il cacao s’uni al peperoncino
Morbido fuoco su dentro la gola
Ad incendiare labbra.
Sfuggì sommesso un gemito felino
Indisturbata dalla bocca cola, di pura voluttà
Lenta.. una goccia bruna


Aforismi
Assieme alla lussuria, la gola è il vizio più confessabile. Nessuno si vanterà pubblicamente di essere invidioso, avaro, tracotante, iracondo, negligente. Ma nessuno si vergognerà di dire che va matto per le profiteroles. Cesare Marchi, 1990 
Gola, accidia, lussuria: queste sono le tre virtù cardinali, le virtù della festa. Il paradiso sulla terra. Jean-Louis Bory, 
La golosità comincia quando non si ha più fame. Alphonse Daudet,  1870 
I golosi si scavano la fossa con i denti. Henri Estienne,  1579
La gola è un vizio che non finisce mai, ed è quel vizio che cresce sempre quanto più l'uomo invecchia. Carlo Goldoni, 1750
Ne ammazza più la gola che la spada
I peccati esigono calorie, la gola gliele fornisce. Cesare Marchi, 1990

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