Isolina
Una storia, nella quale realtà e fantasia, ricordi reali e immaginari si
miscelano equamente fino a creare un composto omogeneo di uno spaccato di vita
insolita. Luoghi ed eventi più o meno noti ai fiorentini fanno da palcoscenico
allo svolgersi della storia.
Lo scenario richiama l’alluvione del 1966, l’inesorabile distruzione, ma
anche la grinta tipicamente fiorentina di risorgere, in una contrapposizione
millenaria di coesistenza tra l’uomo e la natura. Ma se la natura manifesta la
sua rabbia distruggendo, l’uomo manifesta la sua energia determinata
ricostruendo.
In questo contesto s'inserisce la realtà di una piccola grande donna di una
generazione passata, che ha provato le privazioni e gli stenti della guerra, ma
che da essa ha saputo trarre la forza di reagire. L’amore incondizionato per la
sua città, Firenze, e per la sua storia, che riemerge dalla memoria degli
eventi che narra ad un adolescente di famiglia medio borghese.
La realtà di una piccola grande donna e il suo immenso amore per gli
affetti più cari, ma che proprio da essi sarà inaspettatamente tradita nel
momento in cui la necessità di affetto era più grande. Ma questa è anche la
realtà di una piccola grande donna che nella silente sofferenza della
solitudine offre un saggio di serenità ineguagliabile.
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